Texto utilizado para esta edición digital:
Cremante, Renzo (ed.). Teatro del Cinquecento. Vol. 1 Tragedia. Milano-Napoli: Riccardo Ricciardi Editore, 1988, pp. 743-877.
- Semplice, Silvia
Nota all’edizione digitale
Nell’edizione originale di Cremante l’elenco dei personaggi si trova dopo i due prologhi.
La collezione EMOTHE ringrazia il professore Renzo Cremante per la gentile concessione
del testo della sua edizione.
AL MAGNIFICO E VIRTUOSISSIMO M. ANTONIO MOLINO
Era nel vero ben convenevole, Mag. M. Antonio, che avendo voi ricercato da me ch’io
dettassi la presente Tragedia e dapoi non senza molta vostra fatica procurato et ottenuto
che ella publicamente si recitasse, foste similmente cagione che si desse alle stampe.
Io, per confessar la verità, era sopra modo disideroso che la medesima si rappresentasse;
non perché io la stimassi più di quello ch’era dicevole, ma a fine che, udendola biasimare
e mordere da alcuni, si facesse saggio del giudicio universale. È avenuto adunque
che prima essendo, come per prova, recitata in casa del Mag. e dottiss. S. Sebastiano
Erizzo, senza non pur la Musica e lo apparato della Scena, che sono poste da Aristotele
come parti principali e necessarie alla favola, ma senza ancora i vestimenti, ella
fu comunemente lodata da trecento e più gentiluomini che vi si erano raunati per udirla.
Et essendo dipoi recitata con gli abiti, col canto e con gli ornamenti convenevoli
nel palagio dell’Eccellentissimo S. Duca di Ferrara, quantunque la prima volta per
la moltitudine fosse turbato il rappresentarla, la seconda fu confermato il giudicio
primiero. Di che ne tengo obligo primieramente a voi, che ne sete stato il capo, et
a quelli altri gentiluomini che ve ne sono stati compagni. E dovendo ella uscir fuori,
ho giudicato similmente convenevole che ella esca sotto il nome vostro; sì per le
cagioni dette di sopra, come per li molti oblighi che io vi porto; e specialmente
per le vostre segnalate virtù. Voi sete nato di padre e di madre legitimamente nobili,
e da fanciullo applicaste l’animo ad ogni bella virtù degna di gentiluomo. Onde poi
in maneggiare arme, in Musica, in agilità e destrezza del corpo e nelle volgari lettere
sete riuscito perfetto. Oltre a ciò, dandovi alla lingua Greca e alla Bergamasca,
più volte queste per vostro diporto contrafacendo e componendo e recitando Comedie,
avete ottenuto il nome del primo che un questa città si abbia lasciato giamai vedere
et udire in Scena. Oltre a ciò, sete di sì bello e ben composto animo, che a voi non
si può opporre difetto veruno: ardente nella religione, ripieno di carità e cortese
e liberale verso ciascuno, in guisa che non è alcuno che non vi ami et onori. E già
i vostri piacevoli Poemi, Sonetti et altri componimenti volano per la bocca di tutti,
e da tutti gl’intendenti e che gustano quelle lingue vengono letti e celebrati. A
voi adunque io faccio dono di quello che ragionevolmente si può dir vostro. Ricevete
adunque il mio animo e difendete le cose vostre. In Venezia ai XXV di Maggio M D LXV.
Lodovico Dolce
PERSONE CHE NELLA TRAGEDIA PARLANO
| MARIANNA , Reina |
| BERENICE, Nudrice |
| SOEMO, Capitano d’Erode |
| CORO, IL Coro è delle Damigelle di Marianna |
| ERODE |
| SOLOME, Sorella d’Erode |
| COPPIERE, d’Erode |
| BENIAMINO, Eunuco, servo di Marianna |
| ALESSANDRA, Madre di Marianna |
| CONSIGLIERE, d’Erode |
| NUNZIO |
| ALESSANDRO, Figliuolo d’Erode |
| ARISTOBOLO, Figliuolo d’Erode |
| MESSO |
| [SOLDATI , di Erode] |
| UN ALTRO NUNZIO |
LA TRAGEDIA PARLA E FA IL PROLOGO
PROLOGO SECONDO
ATTO PRIMO
ATTO SECONDO
ATTO TERZO
ATTO QUARTO
ATTO QUINTO
